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lunedì 14 ottobre 2013

Scassati senza uovo con culatello e pesto di pistacchi


La pasta ha una storia molto antica e ricca di aneddoti che ha inizio 7000 anni fa, quando l'uomo, abbandonata la vita nomade, inizia a coltivare la terra, scopre il grano, impara a lavorarlo sempre meglio, raffina la macinatura, lo impasta con l'acqua, spiana l'impasto e lo cuoce sulla pietra rovente.Già Cicerone e Orazio, 100 anni prima di Cristo era ghiotti di làgana ( dal greco laganoz da cui il latino làganum che designava una schiacciata di farina, senza lievito, cotta in acqua, la forma plurale làgana indica strisce di pasta sottile fatte in farina e acqua, da cui derivano le nostre lasagne). 

Per molto tempo la tradizione ha attribuito a Marco Polo l'introduzione della pasta in Italia di ritorno da un viaggio in Cina. Questa convinzione è stata però sfatata da molti documenti scritti che rivelano l'esistenza della pasta in Italia prima che il veneziano esplorasse il "celeste impero". Tra questi uno risale al 1154, una sorta di guida turistica dove il geografo arabo Al-Idrin menziona un "cibo di farina in forma di fili" chiamato triyah che si confezionava a Palermo.

Si pensa dunque che la Pasta, intesa proprio come maccheroni, sia originaria della Sicilia nella località di Trabìa, presso Palermo, si fabbricava un particolare cibo di farina in forma di fili, chiamato con il vocabolo arabo "itriyah".

Fino al Settecento esiste una gran confusione; i tipi diversi di pasta vengono etichettati normalmente come maccheroni finché, i napoletani, divenuti i più famosi mangia maccheroni, si appropriarono del termine e lo usarono quasi esclusivamente per identificare paste lunghe trafilate.(informazioni prese dal sito Pianeta Donna )


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E per celebrare come si deve questa bella invenzione oggi un primo dai sapori decisi,complice anche la scoperta di un nuovo marchio di pasta che nasce nella bellissima terra che è la Umbria.
Sto parlando della PASTAMORE,un'azienda di produzione di pasta secca artigianale.




Pastamore è il nuovo brand legato al negozio "non solo pasta fresca di Giada Venturini", sito a Trevi lungo la flaminia, nato cinque anni fa'.
Con l'esperienza acquisita negli anni  è nata la nuova linea di pasta secca "PASTAMORE" che prevede dieci tipi di pasta corta di partenza i quali sono:

-I GIGLI INTEGRALI
-GLI STROZZAPRETI AL FARRO
-FUSILLI AL SEDANO
-MACCHERONI ALL'UOVO E SENZA
-GLI SCASSATI ALL'UOVO
-GLI SCASSATI AL PEPERONCINO
-GLI SCASSATI AL SEDANO
-GLI SCASSATI AL CACAO AMARO
-GLI SCASSATI AL TARTUFO
-GLI SCASSATI AL SAGRANTINO


L'azienda commercializza i suoi  prodotti in Italia attraverso ristoranti, negozi di prodotti tipici, etc..e comunque tra i suoi obiettivi è quello di portare all'estero la loro pasta artigianale per far degustare il vero "made in Italy" ovvero per essere più precisi "made in Umbria".
In Umbria e in Toscana, per ora, vengono organizzate serate e tema in vari ristoranti e non solo, dove si potranno degustare la loro pasta in abbinamento con vari tipi di vino.
Per restare in contatto e per seguire le varie attività e novità vi  invito a seguire l'azienda sulla loro pagina facebookhttps://www.facebook.com/pages/Pastamore/432485936834611

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  • 200 g di scassati senza uovo Pastamore
  • 150 g di culatello di Zibello
  • 200 g di pistacchi sgusciati
  • 1 spicchio di aglio
  • 50 g di asiago dop Asiago
  • 50 g di olio extravergine di oliva Dante
  • sale e pepe qb



-Sminuzzate il culatello.Togliete l'anima all'aglio,mettete il tutto nel mixer,aggiungete i pistacchi e il parmigiano e frullate bene.
-Aggiungete l'olio di oliva.Se risulta troppo asciutto completate ancora con olio.Deve venire fuori una cremina tipo spalmabile.
-Aggiustate di sale e pepe.
-Cucinate la pasta in abbondante acqua salata,scolate e condite con il pesto.
-Servite con abbondante asiago grattugiato.




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