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lunedì 30 settembre 2013

Ghiaccioli alla sangria

vassoio di plastica Poloplast

Un modo carinissimo e di sicuro goloso per gustare l'amatissima bevanda spagnola.
La sangria è una tradizionale bevanda,dolce e alcoolica che viene solitamente servita fresca ed è tipicamente consumata fuori dai pasti.
diciamolo che le temperatura ci aiutano molto:oggi 30°,per la gioia degli ultimi turisti che hanno deciso di visitare il mio amatissimo paese.
La golosità di questi ghiaccioli sta nei pezzetti di frutta di varie forme tagliate con l'apposito stampino Zoku,in vendita sul sito Cookingshop.







  • 150 g di zucchero a velo
  • 3 arance,pelate a vivo,tagliate a metà
  • 1 l di vino rosso,leggero
  • 100 g di brandy
  • 1 arancia a fettine
  • 2 pesche a fette
  • 1 limone a fettine
  • 2 mele a fettine
  • 1 gambo di sedano a pezzetti
  • 1 pezzetto di cannella
  • cubetti di ghiaccio(ricetta bimby)



  1. Tritate le 3 arance con lo zucchero a velo nel mixer.Versate il vino e il brandy e amalgamate.
  2. In una caraffa di vetro mettete la frutta  sbucciata e tagliata a pezzi,il sedano ben lavato e tagliato e pezzetti e la cannella.
  3. Filtrando con un collino versate la sangria sulla frutta.
  4. Lasciate in infusione per circa 2 ore nel frigo.
  5. Dopo aver lasciato il Zoku pop maker per 24 ore mel freezer,riprendetelo per la preparazione dei ghiaccioli.
  6. Con l'apposito stampino tagliate,nella forma che desiderate,pezzetti di mele e pesche.
  7. Inseriteli sulle pareti del zoku pop maker versate la sangria

  8. Si possono preparare fino a 3 ghiaccioli di sangria,senza dover congelare ogni volta il zoku pop maker.

venerdì 20 settembre 2013

Idee per brunch

Buongiorno amici.
Oggi parliamo del brunch
Il termine nasce dall'unione delle parole breakfast (colazione) e lunch (pranzo) e la tradizione nasce negli Stati Uniti e si estende poi anche alla Gran Bretagna fino ad arrivare anche nel resto d´Europa, Italia compresa.

È un pasto ideale per quelli che voglio dormire fino a tardi, ma non vogliono però rinunciare alla colazione o al pranzo. Il giorno ideale per il brunch è naturalmente la domenica, il giorno della settimana consacrato al riposo in cui si è di solito liberi e non si deve puntare la sveglia.
Secondo la tradizione, il brunch andrebbe consumato tra le 10.30 e 12.30... ma si può sforare fino alle 16.00.
Una tipologia di pasto “a buffet” è da preferire al tradizionale susseguirsi delle pietanze, e di questo buffet fanno normalmente parte: arrostiti, uova strapazzate e bacon, cereali, succhi di frutta, dolcetti vari e anche torte. Il tutto ha un carattere molto informale: i vari piatti posti su una bella tavola, magari rivestita da una tovaglia colorata (io mi immagino una fantasia floreale), insieme a un vaso con fiori di campo, piatti e bicchieri di plastica per le bibite e. importantissimo, tazze da caffè. Perché il caffè non deve mai mancare durante il brunch.

Tra le idee per il brunch su Zalando casa ho trovato questi simpatici mug con le lettere dell´alfabeto, perfetti per assegnare ad esempio ad ogni partecipante una lettera diversa per il suo caffè all'americana:




Il brunch all'italiana è costituito –per quanto riguarda il cibo – da: dolci, torte salate, biscotti, cornetti di pasta sfoglia dolci e salati, cheesecake, muffin sia dolci che salati, insalate di pasta e riso, salumi, formaggi, olive ripiene e non, ciambelle, focacce, crostate di frutta, frittate tagliate poi in piccole porzioni, macedonia di frutta, confetture, marmellate, muesli, miele, wurstel, toast, salse varie (tipo salsa verde, senape) e così via… naturalmente non tutto insieme!
Come bibite invece da preferire: il tè (caldo o freddo in base alla stagione), il Nescafè (ovvero il caffè in polvere solubile), oppure il caffè all'americana, succo di frutta fresco, spremute etc.
È consigliabile avere a disposizione un bollitore con acqua sempre calda: gli invitati possono poi scegliere se usarla per fare del caffè americano o del tè Il mio consiglio è di lasciare la polvere solubile per il caffè americano nella sua confezione, mettete le bustine di tè in una scatola - dove siano ben visibili - in modo che ciascuno possa scegliere l'aroma che preferisce. Nell'eventualità che il caffè americano non sia gradito, preparate una bella moka di caffè. 

Un´alternativa chic al bollitore è un termos che potrete riempire semplicemente con l´acqua calda o direttamente con tè o caffè, come questi coloratissimi ma dalle linee essenziali.



I tempi di preparazione diminuiscono se si hanno a disposizione due o tre strumenti da cucina giusti: se per esempio vi piace svegliarvi già con il profumo del buon caffè – e non c´è nessuno che si alzi prima di voi a prepararvelo,una caffettiera elettrica è quello che ci vuole;nella nostra famiglia ad esempio sono molto amati i toast, anch'essi possono essere preparati in un attimo, Invece per preparare il tè è perfetta questa teiera  che ho trovato sempre online.




Il brunch è un’ottima “scusa” per assaporare le delizie del resto del mondo: proprio la sua grande versatilità lo rende uno dei momenti migliori per accostare ricette della nostra tradizione con quelle proveniente da altri paesi:
-          dallo stile metropolitano, l’American Brunch, è il più indicato per chi ha bisogno di tanto nutrimento e di gusti decisi: muffins, hamburger, cheesecake, apple pie e croccanti patatine, saranno protagonisti, accostati a tovagliolini a stelle e strisce e ambientazione lounge;
-          per i più raffinati invece, via libera allo stile francese, paté, crepes, ostriche, quiches, carpaccio, tarte tatin e morbide bavaresi per concludere con un tocco di dolcezza che non guasta. Naturalmente per l’apparecchiatura è d’obbligo uno stile provenzale: tonalità lavanda e tovagliolini dai delicati colori pastello faranno da degna cornice ai piatti più chic.
-          per chi poi ha una vera ossessione per le note piccanti della cucina messicana, il brunch è tutto rosso fuoco: tovaglia in forti colori accesi, piatti e tovaglioli a tema e tantissimo peperoncino sparso per la tavola e naturalmente nei piatti! Tortillas, nachos con formaggio filante, uova rancheros, pollo fritto e tacos ripieni saranno un sostanziosissimo brunch tutto sudamericano.
-          e non dimenticate l’oriente, favoloso con le sue pietanze minimali ma nutrienti, perfette dal punto di vista della presentazione e del gusto: sushi, sashimi, tempura, tonno marinato potranno arricchire un brunch tutto “japan style”, presentato con stoviglie quadrate e le immancabili bacchette.

giovedì 19 settembre 2013

Succo di mela verde,zenzero e lime


Nella foto:
-vassoio http://www.vega-direct.it/ 
-tessuto GreenGate
-bicchieri di plastica di cocktail  Mojito design
Pensavo che finalmente stava arrivando l'autunno.Macché,qui oggi fa un caldo tremendo,sembra che l'estate non ne vuole proprio sapere di andarsene via.
La cosa strana sapete qual'è?da lunedi a venerdi fa bel tempo,poi nel fine settimana,quando una vuole magari svagarsi un po' e approfittare delle ultime giornate di mare,anche perché il mare di settembre è meraviglioso,che fa?piove....piove a dirotto.
Spero tanto che magari questo fine settimana farà bel tempo.....e se volete pranzare fuori,nel giardino con parenti e amici vi lascio la ricetta del mio succo di mele verdi,zenzero e lime.Un digestivo e un disettante naturale.
Da servire freddissimo,con fettine di lime.
La ricetta del succo di mela è nel libro base bimby,ma vi lascio il procedimento senza il bimby....basta avere un termometro per i liquidi e un frullatore.



  • 800 g di acqua
  • 30 g di dolcificante a base di stevia Misura
  • 60 g di succo di lime
  • 1/2 cucchiaino di zenzero grattugiato
  • 300 g di mele verdi sbucciate,private del torsolo e tagliate a pezzettoni



-In una pentola mettete a bollire l'acqua con il dolcificante.Lasciate raffreddare finché l'acqua raggiunge la temperatura di 100°.Aiutatevi con un termometro da cucina.
-Nel frullatore aggiungete le mele,il succo di lime e lo zenzero e mixate bene.
-Aggiungete la purea alla acqua e mescolate bene.
-Filtrate il succo,versate in una caraffa e fate raffreddare nel frigo.
-Si possono sostituire le mele con le pere,pesche o albicocche.
-Come si conserva
-I succhi di frutta freschi vanno consumati subito.Per conservare i succhi per lungo tempo si consiglia di sterilizzarli in acqua calda in bottiglie resistenti al calore e chiuse ermeticamente.

Mojito Design è una giovane ditta Italiana nata da un esperienza di oltre 30 anni nella realizzazione di componenti nel settore della moda. La nostra azienda collabora infatti da parecchi anni con grosse multinazionali per sviluppare prodotti su misura per le Griffe piu prestigiose. Abbiamo recentemente deciso di utilizzare questi elevati standard qualitativi e tecnologici per creare un prodotto nostro da cui è nata la Mojito Design s.r.l.

Mojito Design si occupa della produzione e della commercializzazione di due proprie linee differenti di  prodotti, una dedicata alla moda e l’altra a bar, ristoranti, discoteche ed hotel utilizzando le tecniche più all’avanguardia nella realizzazione in plastica e gomma, anche in combinazione con metalli o pietre. Siamo specializzati nella realizzazione di componenti in bi-iniezione per ottenere la combinazione di due materiali/colori. La maggior parte dei componenti vengono realizzati totalmente internamente,dalla progettazione alla produzione,riuscendo cosi a garantire un 100% MADE IN ITALYMojito Design non si occupa solo della commercializzazione delle proprie linee ma è in grado anche di realizzare prodotti su richiesta del cliente per qualsiasi settore.
Rivenditori:
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Veneto:                                                                                               Toscana:
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Tel.+39 3358273540    Tel:+393357058087                                             Tel:+39 3358015275
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domenica 15 settembre 2013

Tiramisù con crema di latte condensato



Secondo me,una lattina di latte condensato non deve mai mancare nelle nostre dispense.Poi il burro,biscotti,un pacco di farina,le uova,lo zucchero,il latte normale......
L'altro ieri è stato uno di quei giorni che mi sono fermata davanti agli scaffali con un pazzo desiderio di preparare un dolce.
E gli occhi sono caduti sulla lattina di latte condensato.Avevo dei biscotti normalissimi e cosi mi sono messa alla ricerca di una crema semplice con il latte condensato per preparare un tiramisù più leggero,senza mascarpone e le uova.
Ed ho trovato la sua ricetta,che prevede solo due ingredienti:il burro e appunto il latte condensato.(ricetta presa dal blog araba felice in cucina)
Ragazzi,l'unica pecca e che dovete aspettare,se resistete,.un paio di ore di riposo nel frigo per avere un tiramisù più morbido.
La ricetta di questa crema è perfetta anche per farcire le torte,i bigne e cosi via.
Ma vi confesso,che questa versione semplificata del mio tiramisù vi conquisterà sicuramente....provare per credere.......



  • biscotti semplici
  • una lattina di latte condensato da 397 gr.
  • 250 gr. di burro freddo
  • caffè lungo
  • 1 bicchierino di grappa Sibona
  • cacao amaro per spolverizzare



-Tagliate il burro freddo a cubetti e montatelo bene con le fruste.Attenzione,questo passaggio è importante per la riuscita della crema.
-Aggiungete a filo,a poco a poco il latte condensato e montate la crema.
-Inzuppate i biscotti nel caffè nel quale avete versato la grappa e alternate strati di biscotti e crema.
-Finite con un strato di crema e spolverizzate con cacao amaro.
-Lasciate riposare nel frigo(meglio per tutta la notte).


Questa golosità partecipa con tanto piacere al contest della mi amica dolcissima Simona:Dolci al cucchiaio



martedì 10 settembre 2013

Torta di miglio,mirtilli rossi essiccati e topping ai frutti di bosco



-Nella foto:
-brocca e tessuto GreenGate 
-alzattina in porcellana Vega
Quando diciamo miglio pensiamo subito al mangiare per gli uccellini.Invece,secondo me è un 

cereale da riscoprire.Diuretico ed energizzante,il miglio è consigliato in fitoterapia per 

contrastare l'anemia,lo stress e la stanchezza,in particolare quella di origine intellettuale.

Minuscolo e dorato, il semino sferico di questo cereale oggi gode in Italia di un'immeritata cattiva fama. Da noi viene infatti considerato, a torto, soltanto mangime per gli uccelli. Non così in passato, quando il miglio compariva abitualmente sulle tavole dei nostri avi e, insieme a orzo, grano, ceci, lenticchie, cipolle, aglio, porri e cetrioli sfamava già i sumeri. Non minore importanza gli attribuivano i romani: «Per oltre 100 anni conservasi il miglio per affermazione di Varrone quando ripongasi in pozzi chiusi», scrivevano i loro esattori, dimostrando così da una parte la diffusione in Italia di questo cereale fin dai tempi più remoti - addirittura dall'età della pietra, come dimostrano i reperti archeologici - e dall'altra il suo valore, dato dalla lunga conservabilità e dalle proprietà nutritive.


Benché poco apprezzato dalla Scuola Salernitana, che lo definiva «alimento freddo in primo grado, asciutto in terzo» e diceva a proposito del pane da esso derivato «genera pochissimo sangue e per niente pregevole, non è utile a quelli che vogliono accrescere la loro carne e ingrassare, ma solo a quelli cui si addice l'essiccazione degli umori superflui». Fino all'arrivo del mais rappresentò comunque un alimento di base nell'Italia settentrionale, dove veniva consumato sotto forma di polentina.
Ai nostri giorni il miglio conosce nel nostro Paese una diffusione e una coltivazione limitate, a scapito della biodiversità e della fruibilità di un prodotto valido e gustoso, che costituisce tuttora l'alimento base di molte popolazioni africane; in questo continente, però, ne viene coltivata un'altra specie.

Le ragioni di un abbandono...
Oggi sono pochissimi i produttori italiani di miglio, pianta che si rivela vantaggiosa solo nelle prime fasi di coltivazione. Infatti ha un ciclo vegetativo rapido, che consente la semina ad aprile e il raccolto a giugno. 
Si adatta ai suoli magri, si accontenta di poca acqua e di ben pochi concimi; bastano quelli accettati nelle coltivazioni bio. La raccolta è meccanizzata e non presenta inconvenienti: questi arrivano tutti dopo. Infatti poi occorre fare una selezione accurata con una macchina apposita, perché insieme al miglio ci sono molti semi diversi, soprattutto di senape selvatica, molto somiglianti. Si procede poi alla decorticazione, che si effettua sempre con una macchina ma rispettando condizioni ben precise per quanto riguarda l'umidità, altrimenti si rischia di perdere tutto.
Il tegumento, coriaceo, è impossibile da masticare e del resto privo di nutrienti. Contiene però glutine, a differenza del semino interno: se la decorticazione non è ben fatta, il cereale non può quindi essere destinato ai celiaci. Subito dopo quest'operazione si procede al confezionamento: in questo modo, il miglio si conserva meglio e più a lungo.

...e di un recupero 
La reintroduzione del miglio nell'alimentazione rappresenta una scelta salutare ma anche gustosa! Di sapore dolce e delicato, questo cereale risulta infatti ben digeribile, e i suoi pregi non finiscono qui. Per cominciare, il miglio è più ricco di sali minerali rispetto agli altri cereali: sono contenuti in maggiori proporzioni ferro, fosforo, magnesio, fluoro e silicio. Quest'ultimo, in particolare, si rivela prezioso per le unghie, i capelli, la pelle, lo smalto dei denti. Le proteine, poi, sono particolarmente en assimilabili e più complete di quelle presenti nel frumento, nel grano saraceno e nel riso. Il miglio contiene lipidi in proporzione variabile con una percentuale elevata di acidi grassi insaturi (78-82%).


Diuretico ed energizzante, il miglio è consigliato in fitoterapia per contrastare lo stress, l'anemia, la depressione e la stanchezza, in particolare quella di origine intellettuale. Gli viene attribuita la proprietà di combattere gli aborti, e quindi è consigliato alle donne in gravidanza. Non a caso, nell'antica mitologia tedesca sisteva una dea protettrice della fertilità che dimorava sul Monte del Miglio. Buono anche il contenuto di vitamine A, B1, B3, E. Infine non dimentichiamo che, grazie all'assenza di glutine, il miglio è un alimento adatto ai celiaci.

Il miglio in cucina
Il miglio presenta il vantaggio di essere facile e rapido da cucinare. L'ammollo non serve. Il miglio si trasferisce in una casseruola e si tosta a fuoco basso, senza condimenti, rimestando. Si aggiunge poi una quantità doppia di acqua calda, si copre il recipiente e si porta a cottura a fiamma bassa in 20 minuti, controllando ogni tanto che non manchi acqua. Volendo si può saltare la fase della tostatura e cuocere il cereale con il doppio di acqua fredda, sempre coperto e sempre per 20 minuti circa. In entrambi i casi, a fine cottura tutto il liquido sarà stato assorbito: sconsigliabile invece procedere alla lessatura e alla scolatura finale dell'acqua, accorgimento valido per tutti gli altri cereali in chicco.


Dimezzando le quantità d'acqua e il tempo di cottura, si può utilizzare il cereale per farcire le verdure al forno; provatelo per esempio con le zucchine, dopo averlo mescolato con tofu a dadini, e avrete un piatto unico davvero squisito. Il miglio vanta inoltre un buon potere agglutinante, che lo rende adatto alla preparazione di crocchette e sformati senza ricorrere alle uova. Vantaggiosa anche l'aggiunta alle minestre e l'impiego nei dolci. Il pane di miglio, per esempio, era un dolce tipico della tradizione italiana, preparato con uova e miele. Infine, non dimentichiamo che è possibile consumare il miglio crudo, nella crema Budwig del mattino. Poco consigliabile invece l'uso della farina, perché irrancidisce facilmente. Dato che i granelli non sono duri, si possono tritare tranquillamente in casa con un macinacaffè.

Il miglio nel mondo
Cereale rustico e poco esigente, il miglio (Panicum miliaceum) si adatta a crescere sotto molti cieli diversi, da quelli tropicali a quelli freddi del Nordeuropa. Così, possiamo dire che il nostro cereale parla molte lingue, anche se in realtà con il nome di miglio si indicano molti tipi di cereali piccoli, con semi dai colori diversi: porpora, nero, giallo, bianco, grigio, rosso. Variabili anche le dimensioni; ai due opposti troviamo il così detto miglio candela o perla (Pennisetum spp), con piante che sfiorano i 2 metri di altezza, e il minuscolo Poa abyssinica. Altri tipi di miglio sono il dagussa, o miglio indiano (Eleusine coracana), coltivato nelle aree tropicali dell'Asia, e quello giapponese che può essere raccolto in sole sei settimane. Non dimentichiamo infine il panico (Setaria italica), oggi destinato soltanto agli uccelli ma in passato molto diffuso in Italia e spesso identificato con il miglio, per la somiglianza tra i due semi.(Articolo tratto dal sito http://www.terranuovalibri.it/shopexd.asp?id=491)
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In italia,uno dei maggiori rivenditori di questo miracoloso cereale è Melandri Gaudenzio.
Io l'ho impiegato nella preparazione di questa deliziosa torta,con mirtilli rossi e un delizioso topping ai frutti di bosco Fabbri.
Siccome dovevo fare una visita,ho utilizzato il miracoloso stampo da forno XL che è stato progettato per la preparazione di maxi cupcake,da servire con chi vuoi tu. di GP&ME CASALINGHI.
Cosi potete preparare due torte con lo stesso impasto ma dalla forma diversa e fare sempre bella figura.




  • 300 g di miglio decorticato Melandri Gaudenzio
  • 1 litro di latte
  • 100 g di mirtilli rossi essiccati
  • zeste di limone
  • 150 g di zucchero Eridania
  • essenza di vaniglia
  • 100 g di burro più una noce per la teglia
  • 3 uova
  • una bustina di lievito per dolci
  • un pizzico di sale
  • topping ai frutti di bosco Fabbri


-Lavate accuratamente il miglio,scolatelo.Mettete in ammollo i mirtilli per una 10 di minuti.
-In una casseruola,mettete a bollire il latte con le zeste di limone,il burro e la vaniglia.Togliete le zeste.
-Aggiungete il miglio e i mirtilli strizzati  e cucinateli finché scade il liquido.(basteranno una 15 di minuti).
-Separate i tuorli dagli albumi.Montate gli ultimi a neve ferma,aggiungendo all'inizio un pizzico di sale.
-Lavorate i tuorli con lo zucchero,aggiungeteli al miglio assieme alla bustina di lievito.
-Per ultimi,aggiungete anche gli albumi montati e lavorate dal basso verso l'alto.
-Versate il composto nella teglia imburrata e infarinata e cuocete nel forno a 160° per 40 minuti circa.

-Lasciate raffreddare e versate il topping ai frutti di bosco.
-Conservate il dolce nel frigo.




lunedì 2 settembre 2013

Il rientro,un incontro speciale e anche una ricetta:Filetti di merluzzo con la gremolada

tovaglia nuova collezione AmoLaCasa

Ma buona sera  amici,si ricomincia.....ci siete?o siete ancora in vacanza?noi siamo rientrati e abbiamo iniziato a pieno ritmo.
Abbiamo girato un po' nelle isole di Favignana,Levanzo e Maretima,a prendere il sole e mangiare tanti piatti di pesce,per la mia felicità e per la "disperazione" del mio lui :D
Ultimamente penso sempre di più di diventare vegetariana,ma il problema è rinunciare ai formaggi e agli affettati.
Poi non sarei vegetariana doc,visto che adoro il pesce.Diciamo che per adesso la carne la consumiamo molto poco in famiglia,facendo largo spazio alle verdure e ai piatti di pesce.
La ricetta che vi propongo,vista la presenza dell'aglio è molto saporita....poi conosciamo tutti gli effetti benefici che l'aglio riporta al nostro organismo.
Prima di passare alla ricetta,vi voglio parlare di un incontro molto ma molto piacevole.Vista la sua vacanza in Sicilia,ho avuto l'immenso piacere di conoscere Carla Emilia,colei che cura con tanto amore il blog Un arbanella di basilico.
Uno di quei incontri che ti lascia il sorriso sulle labbra.Una persona dolcissima,che dopo averla conosciuta,l'apprezzerò ancora di più.
Il mondo virtuale fa anche miracoli,non è solo insidie e invidia.Per fortuna fa nascere anche amicizie che durano nel tempo e ti lasciano ricordi meravigliosi.Ricordi che porterò sempre nel mio cuore.
Vi lascio una foto con noi,e nei prossimi post vi farò vedere il menu,"rubando" le foto da Carla Emilia,visto che io per l'emozione mi sono dimenticata di fotografare i piatti.


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  • 4 filetti di merluzzo(senza spine)
  • 1 spicchio di aglio
  • prezzemolo fresco
  • scorza di limone
  • olio di oliva extra vergine Dante
  • sale e pepe qb



-Lavate il pesce,asciugatelo e adagiatelo nella teglia tappezzata con la carta di forno.Salateli e pepateli.
-Preparate la gremolada:tritate tutti gli ingredienti,aggiungete olio di oliva e mettete il trito sopra ogni filetto di pesce.Coprite la teglia con il foglio di alluminio,per evitare che asciugano troppo nella cottura ed infornate a 180° per 10-15 minuti.
-Servite con insalata verde.