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venerdì 28 settembre 2012

Filtri per l'acqua-Un acquisto intelligente

Bere dell’acqua del rubinetto che sia potabile e priva di inquinanti dannosi alla salute? Una soluzione c’è: il filtro dell’acqua.

Tecniche antiche di depurazione dell’acqua

Sin dall’antichità la relazione tra la qualità dell’acqua e lo stato di salute degli uomini era ben nota anche se, all’inizio, i metodi per determinare la potabilità dell’acqua erano molto semplici e pratici: se l’acqua era limpida e scorreva, era ritenuta pulita e potabile, se, invece, era salmastra, essa non era utilizzata perché ritenuta causa di malanni e febbre.
Se tali metodi potevano andare benissimo in un periodo in cui gli uomini svolgevano principalmente attività semplici e poco inquinanti oggi, che l’inquinamento ambientale è diventato uno dei problemi più gravi che ci affligge, non è possibile affidarsi a metodi così semplici.
Anche l’acqua limpida e pulita che scorre dai rubinetti delle nostre case, infatti, potrebbe contenere tracce di sostanze inquinanti e batteri che possono provocare disturbi più o meno gravi.
La soluzione, spesso, è logica e semplice: si smette di bere l’acqua del rubinetto e s’inizia a consumare soltanto l’acqua imbottigliata venduta nei supermercati, perché si ritiene che essa sia sottoposta a controlli più rigorosi.
Molti, però, non sanno che attraverso l’uso di particolari filtri per l’acqua, è possibile bere acqua pulita e priva di sostanze inquinanti direttamente dal rubinetto, facendo economia e contribuendo a ridurre l’inquinamento ambientale provocato anche dalla gran quantità di bottiglie di plastica in circolazione.
I metodi di disinfezione dell’acqua, infatti, si sono molto evoluti nel corso del tempo grazie soprattutto a studi sempre più approfonditi sugli inquinanti e sui metodi della loro rilevazione ed eliminazione.
Se in passato per potabilizzare l’acqua era sufficiente lasciarla sotto i raggi del sole oppure bollirla, oggi sono a disposizione di tutti, particolari filtri che depurano l’acqua dalle sostanze nocive e la rendono disponibile al consumo in brevissimo tempo.
Esistono diverse tipologie di filtri dell’acqua che si differenziano sia per il metodo di depurazione utilizzato, sia per il loro adattarsi alle diverse esigenze dei consumatori.

Vantaggi nell’uso del filtro dell’acqua

I vantaggi sono numerosi e da tenere in considerazione soprattutto se ci teniamo alla nostra salute e vogliamo ridurre l’inquinamento ambientale. Il primo vantaggio è il risparmio: scegliendo di consumare soltanto acqua imbottigliata, infatti, i costi relativi alle spese mensili per l’alimentazione crescono molto.
Se si ha una famiglia numerosa, infatti, spesso una confezione da 6 bottiglie d’acqua della capienza di due litri ognuna, può terminare anche nel giro di una settimana (a patto che l’acqua, sia utilizzata soltanto per bere e non per cucinare).
Non sempre si ha la fortuna di poter acquistare acqua imbottigliata a prezzi vantaggiosi anche perché, quando ci si affeziona a una marca è difficile, poi, sceglierne un’altra: ogni acqua, infatti, ha la sua particolare concentrazione di sali minerali e quando ci si abitua, si rischia che acquistando l’acqua di una marca diversa essa abbia un sapore poco gradevole (l’ideale dal punto di vista della salute, comunque, è cambiare spesso la marca dell’acqua che si consuma proprio per avere a disposizione una concentrazione diversa ed equilibrata di Sali minerali).
Scegliendo di acquistare un filtro dell’acqua per bere soltanto l’acqua del rubinetto contribuisce, quindi, a ridurre di molto i costi relativi alle spese domestiche. Un altro importante vantaggio consiste nella qualità dei controlli effettuati sull’acqua.
A differenza di quanto si creda, infatti, l’acqua imbottigliata che si acquista ai supermercati è sottoporta controlli inferiori rispetto all’acqua del rubinetto: quest’ultima, infatti, è controllata quotidianamente, mentre l’acqua imbottigliata una volta al mese.
La conservazione spesso sbagliata di quest’acqua all’interno dei magazzini dei punti vendita (esposta ai raggi diretti del sole e conservata all’interno di bottiglie di plastica che tendono a modificarne il sapore e a rilasciare al suo interno sostanze tossiche) contribuisce a rendere più affidabile dal punto di vista igienico/sanitario l’acqua del rubinetto.
L’uso del filtro dell’acqua, in questo caso, è una sicurezza in più perché consente di agire sull’acqua del rubinetto e renderla ancora più pulita. L’ultimo vantaggio sta proprio nella riduzione dell’enorme quantità di bottiglie di plastica che necessitano di essere riciclate ogni giorno.

Tipologie distinte in base all’utilità

I filtri per la depurazione dell’acqua di distinguono, tra l’altro, anche in base alla loro utilità, dando vita a diverse tipologie strutturalmente diverse realizzate per adattarsi al meglio alle esigenze dei consumatori. In base a tale distinzione, in particolare, esistono:
  • Filtri a osmosi-inversa: nonostante la loro efficacia nella depurazione dell’acqua, la loro installazione provoca interventi sulle tubature dell’acqua e determina la perdita di una quantità d’acqua variabile (per ogni l d’acqua depurata, infatti, se ne sciupano dai 3 ai 5 l). Essi occupano molto spazio nel vano sotto il lavandino, devono essere disinfettati periodicamente e sono particolarmente lenti.
  • Filtri da installare sul rubinetto: sono ottimi per filtrare l’acqua da bere e quella per cucinare. Si installano facilmente e non sono fissi (consentono di passare facilmente dall’acqua depurata a quella non depurata) anche se, spesso, non si adattano a tutti i rubinetti. Il principale svantaggio è che essi tendono a rallentare il normale flusso dell’acqua.
  • Filtri a caraffa: hanno il vantaggio dell’economicità e si adattano bene a chi ha la necessità di depurare piccole quantità d’acqua da bere. Non necessitano di installazione ma hanno gli svantaggi di esaurire velocemente il loro potere di filtraggio e di essere particolarmente lenti.
  • Filtri adatti a tutta la casa: devono essere installati da tecnici professionisti e consentono di rimuovere dall’acqua domestica i depositi, la ruggine e, a volte, il cloro. Non sono adatti a rimuovere tutte le sostanze inquinanti, ma hanno il vantaggio di durare a lungo.
  • Filtri per il piano cucina: sono migliori rispetto ai filtri a caraffa e a quelli da installare sui rubinetti, anche se tendono a occupare molto spazio sul piano cucina. Essi, inoltre, non sempre si adattano a tutte le tipologie di rubinetti. Tra i vantaggi, invece, c’è la maggiore quantità d’acqua depurata che mettono a disposizione, la semplice installazione e la loro maggiore durata.
  • Filtri da montare sotto il lavandino: questo tipo di filtri tendono a occupare spazio nel vano sotto il lavandino e il loro montaggio richiede l’intervento sulle tubature dell’acqua. Spesso, inoltre, necessitano di un’uscita separata per il dispensatore, da effettuare sul piano cucina o nel lavandino.

Tipologie in base al metodo di depurazione

Come già detto, è possibile distinguere i filtri per la depurazione dell’acqua anche in base ai metodi utilizzati per la sua disinfezione. Ogni tipologia è adatta alla risoluzione di un particolare problema di inquinamento: prima di acquistare il filtro, quindi, è consigliabile rivolgersi a un centro specializzato per far analizzare l’acqua del proprio rubinetto.
  • Osmosi inversa: si tratta di un filtro dell’acqua generalmente inserito sotto il rubinetto che consente di eliminare dall’acqua numerose sostanze inquinanti (mercurio, ammoniaca, piombo, cianuro, arsenico, solventi, nitrati, particelle radioattive, rame). Si tratta del miglior sistema in circolazione e i suoi costi sono generalmente abbastanza elevati.
  • Carbone attivo: un filtro a base di carbone attivo consente di eliminare dall’acqua una serie di sostanze altamente inquinanti come i composti chimici a base di clorati, i pesticidi e i trialometani. Esso, tuttavia, non è in grado di eliminare i nitrati, i batteri e il calcio che, in quantità molto elevate, possono risultare dannosi per la salute. Generalmente questo è collegato direttamente al rubinetto e deve essere sostituito periodicamente perché tende a saturarsi.
  • Filtraggio fisico: di solito è applicato direttamente alla fonte e consente di eliminare dall’acqua diverse sostanze grossolane come la sabbia e il ferro. Non si adatta bene all’uso domestico ma si preferisce per depurare l’acqua di fontanelle e pozzi.
  • Filtro per l’addolcimento dell’acqua: è utile per ridurre la quantità di calcare all’interno dell’acqua del rubinetto. Essa, infatti, per essere potabile deve essere abbastanza “dura”, cioè deve contenere una certa quantità di calcare.
Il problema nasce quando l’acqua dura del rubinetto è utilizzata per far funzionare alcuni elettrodomestici (ferro da stiro, lavastoviglie, lavatrice): riscaldandosi ed evaporando, infatti, tende a lasciare nelle parti interne dell’elettrodomestico, una certa quantità di calcare che, a lungo andare, può provocarne il danneggiamento.
I filtri addolcitori, quindi, sono utili a rendere l’acqua del rubinetto meno dura attraverso l’eliminazione dei calcare.

Scegliere il più adatto

Vista la gran quantità di filtri per l’acqua in commercio, le loro diverse tipologie e la variabilità dei relativi costi, non è semplice scegliere quando si decide di acquistarne uno.
Per evitare di acquistare filtri che in realtà non ci occorrono e spendere denaro inutilmente, quindi, il primo passo è valutare la reale necessità facendo analizzare l’acqua del proprio rubinetto da un qualsiasi laboratorio d’analisi.
Tali analisi non solo riveleranno la necessità di acquistare un filtro dell’acqua (è possibile, infatti, che l’acqua del rubinetto sia già depurata e priva di sostanze inquinanti) ma, indirettamente, riveleranno anche la tipologia di filtro da acquistare in base alla presenza di particolari agenti inquinanti piuttosto che altri.
In presenza di un’elevata concentrazione di arsenico, per esempio, è meglio un filtro a osmosi inversa; se, invece, è rilevata la presenza di pesticidi, i carboni attivi potrebbero essere sufficienti; se il problema è la durezza dell’acqua e si ha la necessità di intervenire per allungare la vita degli elettrodomestici, allora è sufficiente uno addolcitore.
Un altro elemento da tenere in considerazione quando si decide di acquistare un filtro per l’acqua è il numero degli utenti che lo utilizzeranno. Se si è single o una giovane coppia, infatti, si possono scegliere filtri non troppo impegnativi che consentono di avere acqua pulita da bere senza spendere eccessivo denaro.
Se, al contrario, avete una famiglia numerosa oppure la necessità di assicurare acqua potabile a un gran numero di persone (mense, bar, pub e altri locali di questo tipo), è meglio scegliere un impianto permanente, che sia in grado di garantirvi una adeguata quantità d’acqua depurata quando ne avete la necessità.
In ogni caso, affidatevi a persone esperte e competenti che vi aiuteranno a scegliere il filtro dell’acqua o l’impianto di depurazione più adatto a voi e che siano in grado, eventualmente, di provvedere alla sua installazione.

Dove si acquista

Quando avete ormai chiara la tipologia di filtro dell’acqua da acquistare, si può procedere all’acquisto vero e proprio. Se avete una connessione a internet potete effettuare ricerche online per avere un’idea sui costi e sulle varie marche, leggendo anche le opinioni degli utenti e valutando vantaggi e svantaggi di ogni singolo prodotto.
Se avete trovato il filtro che vi soddisfa potete provvedere ad acquistarlo online direttamente presso i siti delle aziende produttrici: in tal modo avrete la possibilità di risparmiare qualcosa sul costo, anche se poi, in molti casi, bisogna provvedere autonomamente alla sua installazione.

Un’altra possibilità è chiedere informazioni nei grandi negozi di ferramenta o in quelli specializzati in prodotti idraulici: i prezzi sono ancora abbastanza competitivi, anche se poi non sempre si ha a disposizione un tecnico esperto davvero interessato a consigliarvi un prodotto di qualità al giusto prezzo.
Da evitare, a mio parere, i venditori porta a porta e simili che offrono prodotti super utili e super salutari e che costano decisamente molto denaro, facendo leva sull’ingenuità delle persone: il loro mestiere è vendere (e lo sanno fare bene) e spesso non si fanno scrupoli sulla reale qualità/utilità del loro prodotto.(testi pressi dal web)
In tal caso, inoltre, c’è sempre il rischio che, in caso di guasti o malfunzionamenti, l’assistenza tardi ad arrivare e il filtro super costoso che avete acquistato sia completamente inutilizzabile.
Io per la mia casa ho optato per i filtri da installare sul rubinetto a base di argento dell'azienda Aquasan.
Devo dire che e stato un acquisto intelligente,con una minima spesa.
Ho montato uno nella cucina,uno nella  doccia e un altro nel lavandino del bagno.
Devo dire che sono molto soddisfatta,l'acqua e leggera,senza odori e si mantiene benissimo.
Basta cosi con le bottiglie di plastica in giro.E ne vogliamo parlarne della spesa,benzina inclusa per acquistare l'acqua dal supermercato?
Ragazzi(e) ve li consiglio vivamente sono dei prodotti ottimi a prezzi convenienti.

    Multifiltro New Model
    Cartuccia intercambiabile, manettino di esclusione del filtro, montaggio in 
    linea. 


    Multifiltro Compact
    Cartuccia intercambiabile, manettino di esclusione del filtro con doppia uscita, montaggio in linea, ingombro ridotto. 



    Filtro Simple
    L'ultimo nato in casa Aquasan, Simple permette a tutti di migliorare la propria acqua, filtrando in modo meccanico qualsiasi oggetto in sospensione con dimensione maggiore di 50 micron. Cartuccia intercambiabile, montaggio in linea, ingombro minimale. 


    Multifiltro Dolce Doccia
    Multifiltro per Doccia, cartuccia intercambiabile. 



    Multifiltro Dolce Doccia Plus
    Multifiltro per Doccia con soffione incluso, cartuccia intercambiabile. 



    Multifiltro Cartuccia per Compact e New Model
    Cartuccia di ricambio, economica e di facile sostituzione. 



    Multifiltro Cartuccia per Multifiltri Dolce Doccia
    Cartuccia di ricambio, economica e di facile sostituzione.



    Trovate nell sito internet di Aquasan anche la lista dei rivenditori più vicini.Cosi potete anche voi dare una svolta e cominciare a consumare acqua pulita direttamente dal vostro rubinetto.

    Buon fine settimana a tutti,vado a San Vito Lo Capo per il Cous Cous Fest.Bacetti siculi:) 

mercoledì 26 settembre 2012

Sei uno schianto,non ti resisto più....Pasta con salmone e vodka

Ma buongiorno carissimi amici virtuali e non.Avete presente quando vi frulla per la testa una canzone e poi la canticchiate per tutta la giornata?E quello che e successo oggi a me con la canzone di Ornella Vanoni.Che poi,era una vita che non la sentivo,mi sono alzata di mattina e pufffttttt questa canzone mi frullava per la testa:"Non sai fare l'amore".
Voi ve la ricordate?A me piace da matti,poi e stata scritta da paolo Limiti,un guru della musica italiana.Per chi non la conosce andate a sentirla su Youtube,per me e bellissima.E pensate che quando e stata incisa io non ero ancora nata,ero come dice mia mamma" in progetto".:D

Ecco,per rimanere in tema un piatto al quale io non so resistere e appunto un primo di salmone e vodka.
Circa 3 anni fa quando lo preparai per la prima volta ero un po' scettica per l'abbinamento pesce-alcool,pensavo che si sentiva troppo la vodka e poteva creare uno squilibro nel piatto.Ma mi sono ricreduta,e un ottimo primo,molto facile da fare e sopratutto gustosissimo.
Ecco gli ingredienti:



  • 320 g di stracetti di grano duro Morelli
  • 150 g di salmone affumicato
  • 35 g di burro
  • 1 scalogno
  • 1 cucchiaino di semi di papavero Melandri Gaudenzio
  • 200 ml panna da cucina
  • 1 bicchiere di vodka
  • sale e pepe q.b. Tec-Al



-Tritiamo finemente lo scalogno e lo facciamo ammorbidire in padella con il burro; aggiungiamo il salmone tagliato a pezzetti o a bastoncini, a seconda delle preferenze. Bagniamo con il  bicchiere di vodka e lasciamo evaporare.
-Aggiungiamo la panna,aggiustiamo di sale,una macinata di pepe e lasciamo cuocere per altri 5 minuti.
-Cuociamo la pasta in abbondante acqua salata,la scoliamo e la versiamo nella padella per insaporirla per bene con il "sughetto".
-Serviamo calda con semi di papavero di sopra.
-Visto che e l'orario per pranzare,buon appetito a tutti,più tardi passo da voi per vedere che delizie avete preparato anche oggi.

domenica 23 settembre 2012

Cugini di c(h)ampagna-Torta di crespelle con ragù

piatto e tessuto GreenGate
E proprio vero,l'erba del vicino e sempre più verde.E un antipatia centenaria,una rivalità mai sopita.
Noi inventiamo la Franciacorta,loro ci rispondono con lo champagne,loro hanno il brie e noi inventiamo il gorgonzola.
Non ci siamo mai amati,divisi dal Mediterraneo e litighiamo per il primato del Monte Bianco.
Loro sicuri di essere migliori in tutto quello che fanno e noi convinti che la cucina migliore sia qui.Meglio la dieta mediterranea oppure la nouvelle cuisine?
Meglio Chanel o Armani?Anche in matteria di donne non ci sono dubbi:monsieur Sarkozy si e sposato una italiana,la nostra Monica Bellucci e la loro attrice più acclamata.
Una cosa e sicura:dobbiamo toglierci di dosso questo complesso di inferiorità e difendere con i denti il nostro preziosissimo Made in Italy.Abbiamo l'oro tra le mani e dobbiamo sapere usarlo al nostro favore.
Anche quando si tratta,a mio avviso,di una delle migliori invenzioni in cucina,sto parlando delle crepes,noi non vogliamo farli vincere.Noi non li chiamiamo crepes ma crespelle,come se non fossi la stessa cosa.
Anche se si racconta che Mario Crepes,in un viaggio nella pianura padana importo le piadine e li adatto alle crepes.Quindi,sarebbe una nostra invenzione,giusto?
Scherzi a parte,lo ripeto e una delle cose che adoro di più della loro cucina.Ma non aspettatevi alla ricetta delle crepes suzette,no,no,no ma ben si alle nostre amatissime lasagne,fumanti e deliziose.
E la prima volta che li preparo con le crespelle e vi confesso che quello che e venuto fuori ha soddisfatto i gusti di mia suocera e di amore mio :D.Loro sono i giudici della mia cucina:)
Ecco a voi gli ingredienti:




Per le crespelle:


  • 4  uova
  • 200 g di farina 00 Rosignoli molini 
  • 1/2 litro di latte
  • 50 g di burro morbido
  • un pizzico di sale Tec-Al
Per il ragù:

  • 500 g di tritato misto(maiale e manzo)
  • 200 g di verdure miste:sedano,carota e cipolla
  • 60 g di olio extravergine di oliva Gusto per amore
  • 100 g di insaporitore a base di erbe aromatiche Vinchef
  • 300 g di passata di pomodoro Cirio
  • 300 g di funghi 
  • 200 g di parmigiano grattugiato
  • origano,basilico
  • sale e pepe q.b. Tec-Al


-Preparate le crespelle e lasciate riposare l'impasto nel frigo per mezz'ora.
-Tritate le verdure  e metteteli in una pentola alta a rosolare nel olio extravergine di oliva.
-Aggiungete la carne e cuocete per 8 minuti,mescolandola di tanto in tanto.
-Aggiungete i funghi,puliti e tagliati a pezzetti e sfumate con l'insaporitore.
-Unite la passata di pomodoro,il basilico e l'origano e cuocete,a fuoco basso,per 45 minuti.Aggiustate di sale e pepe.
-Preparate le crespelle.
-In una tortiera apribile rotonda sistemate sul fondo carta da forno.Cominciate con una crespella e copritela di ragù.Mettete un cucchiaino di formaggio grattugiato e alternate i strati.
-Scegliete l'altezza in base ai propri gusti.A me e venuta fuori bella alta ma si possono fare anche 2 torte di crespelle.
-Finite con una crespella la parte di sopra e infornate a 180° per 20 minuti.







giovedì 20 settembre 2012

Il gabbiano-Aspic di pasta integrale con vongole e pesto alla trapanese

tovaglietta all'americana AmoLaCasa
Non nutro fiducia negli incontri tra persone che si conoscono nel internet.
L'altro giorno mentre chiacchieravo con la mia amica,lei mi ha confessato che si pente di una cosa che aveva fatto.
Una sera un suo amico li raccontò di essersi iscritto a un sito famosissimo di incontri via internet.Lei,curiosa come una scimmia antropologa se ne tornata a casa ed e andata a curiosare per vedere cosa aveva scritto nel suo profilo il suo amico.
Erano amici da una vita eppure lui non aveva niente a che fare con il profilo falsissimo chi si era creato:in cerca di una donna sensibile,speciale...e lui si definiva un ragazzo romantico e prontissimo per una relazione più che stabile.
Leggendo tutte queste aberrazioni la mia amica si e creata un profilo anche lei,ovviamente inserendo informazioni falsissime:nome,città inventate e una foto del profilo presa sul internet.Ha mandato un paio di mail a 10 ragazzi tra i quali c'era ovviamente anche il suo amico:scriveva che si era trasferita da pocchissimo nella città e che aveva voglia di conoscere persone nuove.
Abboccarono tutti,ma lei non se la sentiva di dare loro un appuntamento e cosi si e cancellata il profilo.
Tempo fa avevo letto nel internet della storia di quella donna americana il quale marito stava tutti i giorni al computer.
Cosi lei cede e si iscrive a un sito di incontri.Conobbe un tizio sensibile e dolce che si firmava:"il gabbiano" e dopo mesi di assidua corte da parte di lui decide di incontrarlo per davvero.
Si sono datti appuntamento in un negozio di dischi e quando entro vide il marito che guardava dei dischi.
Si avvicino e con stupore vide che aveva nelle mani una coppia del libro di Livingston "Il gabbiano".
Per fortuna sono scoppiati a ridere e si sono abbracciati.
Morale della favola:se avete incontrato la persona giusta non ha più senso di continuare a cercare.
E nella chat rimanete sempre offline,cosi evitate ogni tipo di tentazione.
E cosi la ricetta di oggi la  dedico al mio principe azzurro ..avete visto quanto sono romantica?troppo zucchero in giro :P





  • 600 g di vongole sgusciate
  • 400 g di penne integrali Benedetto Cavalieri
  • 25 g di gelatina in fogli
  • 100 g di mandorle spellate Life
  • 1 cucchiaino di sale grosso
  • 6 spicchi d'aglio
  • 50 g di foglie fresche di basilico
  • 200 g di pomodori freschi maturi,senza semi e pelle
  • 150 g di olio extra vergine di oliva Amore dei sensi
  • pepe q.b. Tec-Al



Mettete la gelatina in acqua fredda .Prepariamo il pesto:
-Nel mixer tritate le mandorle con il sale grosso,unite 5 spicchi d'aglio,le foglie di basilico e mixate bene.
-Aggiungete i pomodori e il pepe e frullate ancora.
-Versate 130 g di olio extra vergine di oliva e mescolare bene.
-Mettete da parte.
In una padella versate il rimanente olio di oliva e soffriggete lo spicchio d'aglio.Aggiungete le vongole e cucinate per pochi minuti.Salate se ci fossi bisogno e tenete da parte.
-Cuocete la pasta in abbondante acqua salata,scolate.
-Strizzate la gelatina e fatela sciogliere nel pesto.Aggiungete le vongole e la pasta e mescolate bene.Versate in uno stampo e lasciate rassodare a temperatura ambiente.
-Tagliate l'aspic a cubetti e servite.


ciotoline finger food Atmosfera Italiana

Questa ricetta partecipa al contest di Atmosfera Italiana in collaborazione con il pastificio Benedetto Cavalieri-Ricette estive leggere


mercoledì 19 settembre 2012

Il fascino del vintage-La pizzicata di Palermo

Non è possibile.Ormai guardare il telegiornale fa venire l'ansia,la tensione.Guardare un film horror e il telegiornale e ormai la stessa cosa.
Le cose importanti sempre al secondo posto.Per prima una lunga presentazione delle sfighe:e quello che si precipita,e quell'altro che spara o si spara.E basta,il più brutto e quando tu sei li seduta a tavola e mangi tranquilla una bella insalatona quando in tv ti appare Giorgino e ti fa saltare nel aria:allerta maltempo.
Vai a spiegarglielo a quello li che non e sempre una catastrofe,che a volte sono cambiamenti normali delle quattro stagioni(ma non di Vivaldi).Che a Palermo e normale ci sia scirocco d'estate,a Milano la nebbia  e a Venezia l'acqua alta.
Oppure,tan tan in primo piano il telegiornale inizia con una notiziona:la Belen e incinta.Ma va,si e decisa finalmente?E se io sarei incinta finirei in primo piano nel notiziario?almeno in quello pomeridiano?No,no,non ci credo proprio.
Sono desolata però capisco.Nel mondo di oggi per essere una persona che conta l'importante è l'immagine.Ma non quella propria ma quella che viene fuori dopo essere stata toccata dal bisturi.
Come diceva la mia amata Luciana,"la donna e come un condominio:ogni tanto bisogna rifarle la facciata,quella più esposta alle intemperie".
Ma e pure vero che le cose antiche non passano mai di moda e che noi,ragazze non invecchiamo mai,diventiamo vintage.
La ricetta di oggi e una ricetta antichissima siciliana,un po' vintage e molto facile da fare.



  • 500 g di farina 00 Molino Chiavazza
  • 10 g di zucchero Zefiro
  • la scorza di un limone non trattato
  • 5 uova
  • 60 g di strutto
  • 300 g di miele
  • la scorza di un arancia,non trattata
  • 100 g di mandorle Life
  • sale





-Versate sulla spianatoia la farina,lo zucchero,le scorze di limone e arancia e un pizzico di sale.Amalgamate,unite le uova sbattute e 50 g di strutto e impastate fino ad ottenere un impasto liscio.
-Formate alcuni rotolini con la pasta,tagliateli a pezzetti con il coltello e ricavate piccole palline.
-Friggeteli in una padella con 10 g di strutto bollente e metteteli sulla carta assorbente per eliminare il grasso.
-Sciogliete a bagno maria il miele,aggiungete le mandorle e un altro po' di scorza di arancia.
-Versate le palline dentro e mescolate per assorbire completamente.
-Servite fredda.



lunedì 17 settembre 2012

Nidi di pasta integrale con pesto agrumato e ricciola

"Mangiare con le mani e un usanza assai diffusa in molte parti del mondo,come parti dell'Asia,Africa e il Medio Oriente.
Oggi invece tanti chef di alta cucina chiedono ai loro ospiti di sporcarsi le mani, convinti che migliori il rapporto sensoriale con il cibo. Il galateo, a dire il vero, è importante in molte tradizioni in cui si mangia con le mani. Spesso la prima cosa è lavarsi le mani. Tra le comunità musulmane, subito dopo viene una preghiera di ringraziamento. Solo allora si può allungare la mano - di solito la destra - e cominciare a mangiare. Mangiare con le mani non è facile: in alcune zone, è educato usare il pollice, l' indice e il medio e lasciare che soltanto le prime due falangi delle dita tocchino il cibo. I dettagli d i f f e r i s c o n o , ma spesso per portare il cibo alla bocca si usa del riso o della focaccia - basti pensare al naan indiano, alla injera etiopica o alla pita mediorientale. Nell' Africa centrale e meridionale si pestano radici o granturco che vengono trasformate in una poltiglia amidacea come il fufu o l' ugali; se ne stacca una piccola porzione e la si usa come cucchiaio. Lo scrittore Amitav Ghosh non frequenta i ristoranti indiani di Londra o New York perché mangiare con le mani non è benvisto. «Considerano questo aspetto fondamentale della cucina con imbarazzo». Negli Stati Uniti gran parte dei ristoranti di medio livello, fatta eccezione per quelli etiopici, non proibiscono questa usanza ma nemmeno l' incor a g g i a n o . N e i r i s t o r a n t i newyorchesi Fatty Crab e Fatty Cue, lo chef Zachary Pelaccio fornisce ai clienti le posate d' argento, ma spera che la natura dei suoi piatti tipici, come il granchio al peperoncino e salsa barbecue, inducano gli ospiti a utilizzare le mani. Convinto che il senso del tatto faccia parte del mangiar bene, Pelaccio mangia quasi tutto, eccetto la minestra, con le mani. Ha persino intitolato il suo nuovo libro di cucina, che sarà pubblicato in aprile, Eat With Your Hands. «Oggi mangio con le mani e non soltanto perché sarebbe un peccato lasciare che le posate mi ostacolino. È diventata una specie di mia filosofia, una metafora della vita», scrive. La scorsa primavera, a Los Angeles, Bistronomics ha presentato un menù che non prevedeva l' uso delle posate. Il prezzo fisso a 65 dollari, creato dagli chef Jet Tila e Alex Ageneau, includeva crocchette di merluzzo accompagnate da purea di zucchine e bocconcini di agnello alla griglia con confettura di carote. «Mangiare senza posate crea un' atmosfera più conviviale», spiega Tila, cresciuto a Hollywood. «Ci riporta all' infanzia e sembra rallegrare l' atmosfera della stanza». Un riflesso di questa idea si è fatto strada persino alla Casa B i a n c a . Q u a n d o l o c h e f newyorchese Marcus Samuelsson ha preparato il pranzo ufficiale in occasione della visita del primo ministro indiano, nel 2009, ha introdotto una portata a base di pane naan e pane di granturco con intingoli (una pietanza insolita in questo tipo di occasioni). «Che cosa c' è di meglio per gente che non si conosce, proveniente da tutto il mondo, che spezzare insieme il pane?» osserva. In effetti, Samuelsson pensa che via via che la cucina raffinata americana evolverà, le posate diventeranno sempre più facoltative. «Ci saranno ristoranti a quattro stelle nei quali si useranno forchette e coltelli, ma non per tutte le portate», dice. «"Grande" non deve significare un' unica narrativa, quella europea». ©The New York Times La Repubblica 

E proprio vero,mangiare con le mani,ragazze mie evoca emozioni profonde risvegliando dentro di noi qualcosa di dolce e carezzevole.
La nuova tendenza e il FINGER FOOD,e non ci crederete ma girovagando nel internet ho trovato anche i finger dip che non sono niente altro che preservativi per le dita.Cosi potete assaggiare tanti stuzzichini senza dovervi trovare le dita oleose e piene di briciole.Fortissimi,vero?


finger dip di Studio Amebe

Quando Atmosfera Italiana ha indetto il suo nuovo contest dei finger food ho voluto tantissimo partecipare.
La ricetta di oggi e un altra mia proposta di finger food che sa tanto della mia terra,la Sicilia,per la presenza del pesto agli agrumi e di uno dei pesci che adoro in assoluto,la ricciola:




Per il pesto:

  • la buccia grattugiata di un arancia
  • la buccia grattugiata di un limone
  • 35 g di mandorle Life
  • 35 g di pistacchi di Bronte
  • 1 cucchiaio di capperi sotto aceto(non sotto sale)
  • 50 g di pecorino grattugiato
  • 1 mazzetto di finocchietto selvatico
  • basilico fresco,3-4 foglie
  • 100 g di olio extra vergine di oliva Dante
Per la pasta:

  • 300 g di ricciola
  • 1 spicchio di aglio
  • 30 g di olio extra vergine di oliva Dante
  • 30 g di succo di limone Polenghi 
  • sale e pepe q.b. Tec-Al
  • 1 uovo
  • 320 g di spaghettine integrali Benedetto Cavalieri

-Nel mixer mettete le bucce di arancia e limone con le mandorle e i pistacchi e tritate.
-Aggiungete il finocchietto,il basilico e i capperi e tritate ancora.
-Unite il pecorino e tritate ancora.
-Aggiungete l'olio di oliva e amalgamate bene.
-In una padella anti aderente Illa mettete a soffriggere nel olio lo spicchio d'aglio.Aggiungete il pesce tagliato a cubetti e cucinate per 5 minuti,coperto.
-Unite il succo del limone,sale e un po' di pepe e cucinate il pesce per altri 5 minuti.
-Cuocete la pasta in abbondante acqua salata,scolatela e conditela con l'uovo, il pesto di agrumi  e il pesce.
-In una forma di muffin oleata mettete la pasta formando tanti nidi e infornate a 180° per 6 minuti.




-Sfornate e condite al centro con il pesto e il pesce.
-Decorate con ciuffi di  finocchietto selvatico.



ciotoline finger food Atmosfera italiana

Questa ricetta partecipa al contest di Atmosfera Italiana in collaborazione con la pasta integrale Benedetto Cavalieri -Ricette estive leggere



Voglio approfittare di questo post per ringraziare Radici di zenzero e Squisito per avermi donato questo bellissimo premio CUTIE PIE,mi fa tanto piacere,grazie ragazze.
Le regole sono:
-Nominare chi ha creato il premio:La creatività di Anna
-Citare da chi lo abbiamo ricevuto:Squisito e Radici di zenzero
-Descrivere 3 cose belle del vostro blog:qui lascio parlare voi,dico solo una cosa sulla mia persona:da buon Scorpione sono una persona sincera e dedicata agli amici,ma guai chi sbaglia con me,cancellato dalla mia vita(per me e un pregio).
-donarlo ad altri 10 blogger:qui io mi prendo la libertà di donarlo a tutte voi che passate ogni giorno e mi fate compagna.A voi dico grazie di cuore ragazze(i).






venerdì 14 settembre 2012

Attenzione:Area video sorvegliata

Per chi di voi vive in città questo problema non sussiste.Ma per chi come me vive nei paesi e una vera seccatura.Per carità,quelle vere di camere di video sorveglianza sono dei validi aiuti nei casi di rapine e non solo per gli investigatori.Quelli lasciamoli stare,io mi riferisco alle camere di sorveglianza "viventi",quelle dietro le persiane,che tengono sotto controllo giorno e notte la strada.
Tutte le strade dei paesi ne "possiedono "una e di conseguenza la troviamo anche nella mia strada. Sa tutto,il mio orario di arrivo,se sono dentro casa,quando esco,quando rientro,dove vado,con chi e sopratutto come sono vestita.
Nella mia strada da un paio di mesi il comune ha avuto la brillante idea di far parcheggiare le macchine per un ora sola inserendo al momento dell'arrivo l'orario.Devi sgomberare la strada dopo un ora e se qualcuno si dimentica di cambiare oppure arriva in ritardo pafffttt arriva la multa...solo 39 euro.La ragazza che vive di fronte casa mia ne ha già preso 4 di multe,fate il conto voi.
Una giornata di queste mentre uscivo,tirando pian pianino il portone nella speranza che la signora non se ne accorge della mia uscita,mi sento chiamare di dietro:Tinaaaaaaa..eccolaaaa,respiro profondamente e mi giro con il "sorriso" sulle labbra:si Sig-ra Nina,mi dica...e lei:guarda,li sopra ci sono i vigli,hai cambiato l'orario?non ci potevo credere,mi aveva salvata da una multa sicura,a volte anche le video camere di sorveglianza viventi sono utile.
Le dovevo portare una cosa per sdebitarmi con lei,mi fa pena,e vedova da molto giovane,senza figli,le sue sorelle vivono a Palermo e non vengono tanto spesso a trovarla.
Cosi,una sera il mio compagno aveva il desiderio di una cosa fresca. Ho tirato fuori dal freezer i miei lollipops.Mentre li uscivo dallo stampino,si e accesa la lampadina:scendo uno giù per mia suocera e un altro per la sig.ra Nina.Detto fatto,scendo,lascio uno da mia suocera e uno lo do a lei,che come al solito era seduta davanti la porta.
Mi guarda felice e mi domanda:"ma come si mangia?"Cavolo,mi sono detta,e mo chi gli e lo dice?...prendo coraggio e le sussurro:la deve leccare sig.ra Nina,esattamente come un gelato...e arriva prontamente la sua risposta:fuori?in mezzo alla gente?in effetti aveva ragione,una sig.ra di 75 anni che si lecca un lollipops non deve essere una cosa che si vede tutti i giorni..."behhh,se lo mangi dentro",le suggerisco io..."si proprio un ottima idea",mi risponde...e fu cosi che la nostra strada non e stata sorvegliata per un po'...menomale che era sera e che i vigili a quel ora avevo ben altro da fare....e poi e bastato un semplicissimo lollipops per "metterla fuori uso"...la telecamera ovviamente....
Se anche voi avete simili problemi provate i miei lollipops,l'effetto e garantito:) :P









-Versate il sorbetto nello stampino,aggiungete le amarene e lasciate a rapprendersi nel freezer.Usciteli fuori e cospargeteli di decorazioni di zucchero.
-Servite subito.

-Lo stampo usato in questa ricetta e uno stampo dell'azienda Silikomart.Ottimo,sono rimasta molto soddisfata del risultato,e come dice mia nipote un gioco di bambini.
Tutti a preparare  dolcini e tanto spazio alla fantasia.
stampo in silicone per lollipops Silikomart


-La seconda novità nella mia cucina sono i prodotti Polenghi e sopratutto sono stata conquistata dal loro originalissimo sorbetto al limone che e stato uno dei protagonisti di questa ricetta.Il gruppo ha una vasta gamma di succhi di limone,fatto al 100% con limoni di Sicilia e tanto altro ancora.

-La terza ma non la meno importante e Guenthart,una azienda tedesca che opera anche sul terittorio italiano.Li trovate un sacco di prodotti e decorazioni per le torte e tantissime novità ancora.
Infatti,i prodotti sono ordinabili anche on-line sul sito http://www.amazon.it/ sotto la sezione casa e cucina.