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martedì 6 novembre 2012

Carbonara con pistacchi-gluten free



La celiachia è una condizione digestiva attivata dall'ingestione della proteina glutine, la quale si può trovare in alimenti quali il pane, la pasta, i biscotti, la pizza e ogni altra pietanza contenente frumento, orzo o segale. Anche l'avena può contenere glutine. Quando una persona affetta da celiachia ingerisce alimenti contenenti glutine, si provoca una reazione immunitaria nell'intestino tenue risultante in un suo danneggiamento e la conseguente inabilità ad assorbire certi nutrienti dal cibo.
L'intestino tenue è un tubo di circa 35 mm di diametro e di 5 m di lunghezza che va dal duodeno al colon. E' la sede principale dell'assorbimento delle sostanze nutritive nel circolo sanguigno. La parete dell'intestino tenue è ricoperta da minuscole sporgenze digitiformi, chiamate villi.
Villi intestinali
Assomigliano in scala microscopica alle fitte trame di peli di un folto tappeto; la funzione dei villi è quella di assorbire vitamine, minerali e altri nutrimenti dal cibo che viene ingerito.
Un'inefficace assorbimento di nutrimenti può privare cervello, sistema nervoso, ossa, fegato e altri organi di nutrimenti e causare deficienze vitaminiche che possono portare ad altre malattie. Questo può essere grave specialmente nei bambini, i quali hanno bisogno di una nutrizione appropriata per svilupparsi e crescere.
Alcune teorie suggeriscono che la celiachia si sia manifestata nell'uomo quando esso passò da una dieta a base di carne e frutta secca ad una a base di grassi ad alto contenuto proteico come il grano. Comunque è solo negli ultimi 50 anni che i ricercatori hanno ottenuto una migliore conoscenza delle sue cause e di come trattarla.
Sintomi
Non esistono sintomi tipici della celiachia. La maggior parte delle persone affette hanno problemi generici come una diarrea intermittente, dolori addominali o magari possono anche non manifestare alcun problema gastrointestinale. I sintomi della celiachia possono simulare quelli di altre malattie come colon irritabile, ulcere gastriche, morbo di Crohn, infezioni parassitarie, anemia, disordini della pelle o disturbi nervosi.
La celiachia si può manifestare anche in modi meno ovvi, includendo cambiamenti del comportamento come irritabilità o depressione, disturbi allo stomaco, dolori alle giunture, crampi muscolari, eczemi cutanei, ferite alla bocca, disordini ai denti o alle ossa e movimenti delle gambe e dei piedi (neuropatia).
Alcuni indizi di malassorbimento che possono derivare dalla celiachia possono essere:
  • Perdita di peso
  • Diarrea
  • Crampi addominali, flatulenza
  • Debolezza generale
  • Feci maleodoranti o grigiastre che sembrano grasse o oleose.
  • Difficoltà di crescita (nei bambini)
Cause
Le cause esatte della celiachia sono sconosciute. Quello che si sa per certo è che si tratta di un difetto ereditario. Se un individuo ce l'ha, normalmente si manifesta anche nel 10 % dei parenti prossimi. Può verificarsi a qualsiasi età, anche se solitamente i sintomi non appaiono finché il glutine è introdotto nella dieta.
Spesso, per motivi non molto chiari, questa malattia si manifesta dopo alcune forme di trauma: ad esempio infezioni, maternità, forte stress, danni fisici o operazioni chirurgiche.
Fattori di rischio
Anche se chiunque può essere affetto dalla celiachia, essa tende comunque ad essere più comune in persone con altri disturbi autoimmuni.
Diagnosi
Se è noto che qualcuno nella famiglia ha la celiachia, conviene effettuare un controllo. Questo soprattutto per evitare le complicazioni derivanti dalla mancata cura della malattia.
Visto che chi è affetto da questo disturbo ha un livello di anticorpi maggiori del normale, un'analisi del sangue può aiutare la diagnosi. Per confermare la diagnosi si può rimuovere (biopsia) una piccola porzione di tessuto intestinale per cercare un eventuale danneggiamento dei villi. Generalmente il tessuto è ottenuto da una endoscopia, ovvero l'inserimento di un sottile e lungo tubo attraverso bocca, esofago e stomaco, fino all'intestino, dove asporta un campione di tessuto.
Anche osservando le regole di una severa dieta libera da glutine si può confermare una diagnosi, ma è importante iniziare tale dieta solo dopo una valutazione medica.(testo tratto dal web).
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Confesso che un paio di anni fa' lavoravo per una signora che era celiaca e quando cucinavo dovevo stare attentissima a non usare il cucchiaio nelle altre preparazioni con glutine.Piu' di una volta ho mangiato con lei piatti senza glutine e devo dire che non cambia tanto il gusto.
Quando ho avuto la possibilità di provare la pasta senza glutine Farabella sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla corposità che rimane dopo la cottura.Non si appiccica e risulta molto consistente.
L'azienda si trova in Abruzzo e grazie alla passione dei loro maestri pastai gli ingredienti essenziali che danno vita ai loro prodotti sono:
  • l’attenta e continua ricerca ed innovazione di materie prime accuratamente selezionate;
  • l’acqua oligominerale della sorgente del fiume Verde;
  • gli impianti tecnologicamente avanzati e dimensionati a misura d’uomo;
  • la scelta tecnologica di trafile appropriate;
  • la maestria del pastaio e l’aria incontaminata di questo luogo.
La ricetta che vi propongo oggi è un piatto semplice e un po' scontato ma che grazie agli ingredienti insoliti e raffinati puo' essere proposto anche per un giorno di festa:la carbonara di carciofi:


  • 300 g di spaghetti senza glutine Farabella
  • 100 g di pistacchi al naturale(senza guscio)
  • 200 g di pancetta affumicata
  • 1 cucchiaio di burro
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva Dante
  • 1/2 bicchiere di cognac
  • 250 g di panna da cucina Valsoia
  • 4 cucchiai di formaggio grattugiato
  • pepe nero Tec-Al
  • sale grosso 3 cucchiai Gemma di mare
  • sale fino 1 pizzico Fior di sale



-Sfregate i pistacchi con un telo ruvido per eliminare la pellicina.
-Scaldate l'olio nella padella e sciogliete il burro.
-Aggiungete la pancetta e rosolate per 1 minuto.
-Unite i pistacchi e insaporite anche loro a fiamma media.
-Bagnate con il cognac e lasciate evaporare 3 minuti.
-Aggiungete la panna vegetale,aggiustate di sale,aggiungete una macinata di pepe nero  e fate addensare,a fiamma media,finché il fondo di cottura si è un po' ristretto.
-In una pentola con acqua bollente salate l'acqua con il sale grosso e tuffate gli spaghetti mescolando delicatamente.cucinateli per 4 minuti poi spegnete la fiamma e coprite la pasta lasciandola cuocere a fiamma spenta per altri 5 minuti.
-Mescolate la pasta,scolatela e conditela con la crema di pistacchi.Aggiungete il formaggio grattugiato e servite calda.


piatti in porcellana Saturnia


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