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lunedì 29 ottobre 2012

Grissini con olive taggiasche, semi di zucca e liquirizia

"Il misero salice, trovandosi non potere fruire il piacere di vedere i sua sottili rami fare ovver condurre alla desiderata grandezza e dirizzarsi al cielo – per cagione della vite e di qualunche pianta li era visina, sempre elli era storpiato e diramato e guasto – e raccolti in sé tutti li spiriti, e con quelli apre e spalanca le porte alla immaginazione; e stando in continua cogitazione, e ricercando con quella l’universo delle piante, con quale di quelle esso collegare si potessi, che non avessi bisogni dell’aiuto de’ sua legami; e stando alquanto in questa notritiva immaginazione, con subito assalimento li corse nel pensiero la zucca; e crollato tutti i rami per grande allegrezza, paren[do]li avere trovato compagnia al suo disiato proposito – imperò che quella è più atta a legare altri che essere legata – e fatta tal deliberazione, rizzò i sua rami in[v]erso il cielo; attendea spettare qualche amichevole uccello, che li fussi a tal disiderio mezzano.In fra’ quali, veduta a sé vicina la sgazza, disse inver di quella: “O gentile uccello, per quello soccorso, che a questi giorni, da mattina, in e mia rami trovasti, quando l’affamato falcone crudele e rapace te voleva divorare; e per quelli riposi che sopra me ispesso hai usato, quando l’alie tue a te riposo chiedeano; e per quelli piaceri che, infra detti mia rami, scherzando colle tue compagne ne’ tua amori, già hai usato, io ti priego che tu truovi la zucca e impetri da quella alquante delle sue semenze, e di’ a quelle che, nate ch’elle fieno, ch’io le tratterò non altrementi che se del mio corpo generate l’avessi e similmente usa tutte quelle parole che di simile intenzione persuasive sieno, benché a te, maestra de’ linguaggi, insegnare non bisogna. E se questo farai, io sono contenta di ricevere il tuo nidio sopra il nascimento de’ mia rami, insieme colla tua famiglia, senza pagamento d’alcun fitto.”Allora la sgazza fatto e fermi alquanti capitoli di novo col salice, e massimo che bissie o faine sopra sé mai non accettassi, alzato la coda e bassato la testa e gittatasi del ramo, rendé il suo peso all’ali, e quelle battendo sopra la fuggitiva aria, ora qua, ora in là curiosamente col timon della coda dirizzandosi, pervenne a una zucca, e con bel saluto e alquante bone parole, impetrò le dimandate semenze. E condottele al salice, fu con lieta cera ricevuta; e raspato alquanto co’ piè il terreno vicino al salice, col becco, in cerch[i]o a esso, essi grani piantò. Le quali in brieve tempo crescendo, cominciò collo accrescimento e aprimento de’ sua rami a occupare tutti i rami del salice, e colle sue gran foglie a torle la bellezza del sole e del cielo. E, non bastando tanto male, seguendo le zucche, cominciò, per disconcio peso, a tirare le cime de’ teneri rami inver la terra, con strane torture e disagio di quelli. Allora scotendosi e indarno crollandosi, per fare da sé esse zucche cadere, e indarno vaneggiando alquanti giorni in simile inganno, perché la bona e forte collegazione tal pensieri negava, vedendo passare il vento, a quello raccomandandosi, e quello soffiò forte. Allora s’aperse il vecchio e volto gambo del salice in due parti insino alle sue radice, e caduto in due parti, indarno pianse sé medesimo, e conobbe chi era nato per non aver mai bene."(testo tratto dal web).
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Grazie a tutti di vero cuore per gli auguri,siete delle persone meravigliose,mi avete fatto commuovere per l'affetto che mi avete dimostrato.Inizia una nuova settimana,qui da noi finalmente le temperature sono calate,fa fredissimo e piove.Ho scelto questo racconto che mi piaceva tanto per accompagnare la ricetta di oggi,in tema con l'autunno,e che ha tra gli ingredienti i semi di zucca,che a me piacciono moltissimo.




  • 120 g di acqua tiepida
  • 20 g di lievita di birra(fresco)
  • 2 cucchiaini di olio extra vergine di oliva Dante
  • 2 cucchiaini rasi di zucchero Eridania
  • 10 g di strutto
  • 180 g di farina bianca 00 Molino Chiavazza
  • 50 g di farina bianca Manitoba Molino Chiavazza
  • 60 g di semi di zucca verdi Melandri Gaudenzio
  • 100 g di olive taggiasche
  • 2 cucchiaini di sale alla liquirizia Amarelli



-In una ciotola mescolate 50 g di acqua,il lievito di birra,l'olio,lo zucchero e lo strutto e mescolate per un paio di secondi con un cucchiaio di legno.
-Aggiungete la farina 00,la manitoba,la rimanente acqua,i semi di zucca sminuzzati e il sale alla liquirizia e impastate con le mani.
-Lasciate lievitare per 3 ore.
-Lavorate la pasta ripiegandola più volte su se stessa,poi,con l'aiuto di altra farina,formare dei lunghi bastoncini.
Trasferire i grissini su una teglia da forno foderata di carta forno e lasciarli lievitare nel forno spento per altri 2 ore.Aggiungete nelle parti più grosse dei grisini le olive tagliate a pezzettini.
-Cuocete in forno caldo a 200° per 20 minuti.



tagliere in plastica Green Gate





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