MENU

lunedì 25 febbraio 2013

Pizza con speck e songino con la macchina del pane



La pizza ha una storia lunga, complessa e incerta. Le prime attestazioni scritte della parola "pizza" risalgono al latino volgare di Gaeta nel 997 e di Penne nel 1200 ed in seguito in quello di altre città italiane come RomaL'AquilaPesaro, ecc.[2] In seguito, nel XVI secolo a Napoli ad un pane schiacciato venne dato il nome di pizza che deriva dalla storpiatura della parola "Pitta".
All'epoca la pizza era un utensile da fornaio, una pasta usata per verificare la temperatura del forno.Piatto dei poveri, era venduta in strada e non fu considerata una ricetta di cucina per lungo tempo.Prima del XVII secolo la pizza era coperta con salsa bianca. 
Fu più tardi sostituita con olio d'olivaformaggiopomodori o pesce: nel 1843Alexandre Dumas padre descrisse la diversità dei condimenti della pizza. Secondo la tradizione nel giugno 1889, per onorare la Regina d'Italia Margherita di Savoia, il cuoco Raffaele Esposito creò la "Pizza Margherita", una pizza condita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare i colori della bandiera italiana. In realtà si hanno notizie di una pizza con i medesimi ingredienti ben prima della venuta dei Re Savoia: ne parlano infatti Francesco De Bouchard nel 1866 e un non meglio identificato Riccio nel libro Napoli, contorni e dintorni del 1830. Il nome Margherita sarebbe quindi da attribuire alla disposizione della mozzarella sul disco condito con il pomodoro, che ricorda appunto la sagoma di questo fiore.
La pizza fece la sua prima apparizione negli Stati Uniti con l'arrivo degli immigrati italiani nel tardo XIX secolo. Fu sicuramente il caso delle città con vaste popolazioni italiane, come San FranciscoChicagoNew York City, e Philadelphia dove la pizza fu inizialmente venduta sulle strade dei quartieri italiani. Nel tardo XIX secolo a Chicago, ad esempio, la pizza fu introdotta da un venditore ambulante che camminava su e giù lungo Taylor Street con un mastello di pizze sulla testa. Questo era il modo tradizionale in cui si vendeva la pizza a Napoli, in cilindri di rame con delle maniglie ai lati e un coperchio sopra per mantenere calde le pizze. Non passò molto tempo prima che i piccoli caffè e le drogherie iniziassero ad offrire le pizze alle loro comunità italo americane.(fonte Wikipedia)
...................................................................................................................................................................
A casa nostra la pizza si mangia ogni settimana,il sabato,rigorosamente home made.
Questa volta sia per l'impasto che per la lavorazione ho utilizzato la mia mitica macchina del pane.Devo ammettere che molto comodo,prima utilizzavo il Bimby ma devo dire che come impasto e morbidezza la macchina del pane è molto meglio.

  • 200 ml di acqua
  • 3 cucchiai di olio di oliva
  • 350 g di farina bianca 0
  • 1 cucchiaino di sale
  • lievito di birra in polvere una bustina
  • 200 g di mozzarella
  • 200 g di speck Furlotti
  • olive nere
  • passata di pomodoro
  • un pizzico di zucchero
  • songino(valeriana)
  • origano e basilico
  • un filo di olio extra vergine di oliva



-Mettete nella mdp gli ingredienti in questo ordine:l'acqua,l'olio,la farina,il sale e il lievito e avviate il programma per l'impasto.Il mio dura 90 minuti.
-Nel frattempo condite la passata di pomodoro con un pizzico di zucchero e origano e mescolatela bene.
-Tagliate le olive nere a rondelle.Tritate la mozzarella.
-Trascorsi 90 minuti riprendete l'impasto e dividetelo in due.Stendetelo in due teglie rotonde oleate e condite con la passata,la mozzarella e le olive.Lasciate lievitare ancora per 30 minuti,irrorate con un filo di olio di oliva e origano e infornate a 180° per 20 minuti.
-Sfornate,aggiungete lo speck spezzettato e infornate ancora per 10 minuti.
-Sfornate e aggiungete di sopra il songino.
Per 2 persone e un cane molto goloso..:P
.............................................................................................................................................................
Con me in cucina lo speck a fettine Furlotti ,prodotto tipico altoadesino ,affumicato con legno di faggio nella pratica vaschetta salva freschezza .
Rispetto della tradizione e innovazione tecnologica: è questa la visione dell’azienda Furlotti&C

 che da oltre 50 anni è leader nella produzione di salumi di alta qualità e che si è affermata

 come punto di riferimento per i prodotti innovativi ad alto contenuto di servizio.


Era il 1963, quando Giacomo Furlotti e Camillo Utini fondarono il nucleo originario 

dell’azienda proprio nel centro di Medesano (PR), nel cuore della campagna emiliana. 

Giacomo e Camillo, che ben conoscevano fin da ragazzi i segreti dell’arte salumiera, 

dall’inizio fondarono la produzione su Qualità e Tradizione. Così nacquero pancette di ogni 

tipo, coppa di Parma, lombi stagionati prodotti esclusivamente con carne suina di provenienza

 locale. Dal piccolo salumificio presto si passò alla costruzione dello stabilimento vero e

 proprio nella prima periferia del paese: alle produzioni tradizionali si affiancò una gamma di 

prodotti cotti, tra i quali prosciutti arrosto e porchetta.La conoscenza e l’esperienza dei padri è

 stata trasferita ai figli: oggi Ermes e Franco Furlotti, insieme ad Alessandro Utini

gestiscono l’azienda con la stessa maestria di una volta. Attenti alle nuove esigenze del 

consumatore e convinti che per crescere bisogna essere pronti al cambiamento, hanno 

completamente rinnovato lo stabilimento trasformandolo in un’azienda moderna ed efficiente,

 un mix equilibrato di innovazione tecnologica, creatività ed esperienza mantenendo 

inalterata la tradizione nelle lavorazioni e soprattutto la qualità dei prodotti. Le unità produttive

 da una sono diventate tre.

Oggi Furlotti&C è un’azienda dinamica, versatile, moderna e 

capace di rispondere alle esigenze di tutti: dalle famiglie alla grande distribuzione organizzata,

 accontentando ogni cliente con soluzioni adatte e personalizzate.

Da oltre 50 anni, l’azienda produce salumi dal sapore genuino, ricchi di gusto e tradizione, all’insegna della naturalità.

Una vasta gamma di prodotti – ideali per gusti ed impieghi diversi – ha permesso all’azienda di diventare un punto di riferimento per tutte le forme distributive che possono contare su soluzioni personalizzate, adatte ai  gusti e alle esigenze che cambiano nei differenti mercati di riferimento.

Prodotti della tradizione – salumi stagionati o cotti, destinati al banco taglio – e  prodotti dell’innovazione – salumi tradizionali italiani proposti sia a cubetti che affettati destinati al libero servizio, alla distribuzione organizzata, alla ristorazione (Ho.Re.Ca.) in pratiche confezioni che in pochi gesti permettono di portare in tavola, i profumi ed i sapori di salumi genuini e tipici del territorio emiliano.

Tutti i prodotti sono privi di glutine, lattosio e proteine del latte, polifosfati aggiunti e glutammati.
  • le pancette arrotolate
  • le pancette coppate
  • le coppe
  • i lombi
  • le pancette tesse
  • gli arrosti
  • i cubettati
  • i fiammiferi e i francobolli
  • gli affettati in vaschetta
  • linea snack
  • i formaggi
Vi invito a provare gli ottimi prodotti della Furlotti e di visitare il loro sito internet per qualsiasi informazione:http://www.furlotti.com/
Vi metto anche il link della pagina facebook: https://www.facebook.com/Salumificio.Furlotti
Furlotti:Quello delle pancette e non solo!!!!

Nessun commento :

Posta un commento

Be nice, the world is a small town ;)